Lo skyrunning è uno sport di corsa (running) verso il cielo (sky), che si pratica in ambiente montano, in genere toccando almeno i 2000 m di quota, su percorsi vari, con difficoltà alpinistiche non superiori al 2° grado e tratti con pendenza maggiore del 30%.
L’obiettivo dello skyrunner è raggiungere il punto più alto, per esempio una vetta o un valico, posti ad un’altitudine superiore a 2000 m, partendo da un paese o anche da una città del fondovalle, e tornare al punto di partenza o di arrivo su un altro versante della montagna, nel più breve tempo possibile.
Lo skyrunner utilizza come tecnica di locomozione la corsa sia in salita che in discesa, ma spesso si trova a dover camminare, con l’eventuale uso dei bastoncini, o progredire con l’appoggio delle mani, in dipendenza dalle difficoltà del percorso, che può prevedere tratti attrezzati con corde fisse.
Caratteristiche dello skyrunning sono quindi la velocità di progressione, l’utilizzo in alcuni tratti della tecnica alpinistica e l’acclimatazione a quote maggiori di 2000 m, dove è tipicamente presente la possibilità di mal di montagna acuto.
Lo skyrunning è stato definito come disciplina sportiva ed organizzato a partire dal 1992 da Marino Giacometti, considerato universalmente il “padre” dello skyrunning ed attuale presidente della ISF.
In Italia, lo skyrunning è gestito dalla Federazione Italiana Skyrunning (F.I.Sky.), costituita a Cervinia, il 7 luglio 2001.